Nel campo della salute, l’UE si limita ad integrare le politiche nazionali: quali sono le caratteristiche della normativa sul tabacco europea?

 

Normativa sul tabacco: introduzione

Per quanto Bruxelles non sia titolare della competenza esclusiva in materia di salute, ciò non ha impedito all’Unione Europea, nel corso degli anni, di far sentire la sua voce nel campo della salute, spaziando tra materie le quali detengono un’intrinseca importanza e che più alimentano il dibattito nel campo salutistico: dal mondo della droga[1] a quello del fumo e del tabacco. Ciò anche a causa dei dati sconfortanti riguardanti la quantità di fumatori in Europa: il 26% degli europei infatti fuma, ed il tabacco è la principale causa di morte “evitabile” nel vecchio continente, con 700.000 morti ogni anno[2]. Per questo motivo, i vari organi dell’Unione si sono mossi, intenzionati a produrre una normativa sul tabacco le cui previsioni hanno un impatto sulla vita quotidiana così come sui produttori del mondo del fumo.

 

La Convenzione-quadro dell’OMS

In primo luogo, l’Unione è firmataria della Convenzione-quadro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul controllo del tabacco (FCTC), la prima specificatamente incentrata sul campo della salute e quindi anche nel campo della normativa sul tabacco. Stilata a partire dal 2003, viene firmata nel 2004 e ad oggi conta 181 parti[3]. Il suo scopo è, idealmente, riaffermare il diritto ad uno standard di salute il più alto possibile, promuovendo il sistema pubblico ed aprendo nuove dimensioni di cooperazione internazionale nell’ambito salutistico[4] [5]. Ogni due anni le parti si riuniscono per adottare decisioni e formulare orientamenti nell’ambito della Conferenza delle stesse.

 

La Direttiva 2014/40/UE sui Prodotti del Tabacco

Ma l’Unione agisce anche in prima linea nella lotta contro il fumo, in vari ambiti, che spaziano dalla regolamentazione dei prodotti alla tassazione, passando per la pubblicità.

Per quanto riguarda il primo punto, quello della regolamentazione dei prodotti, il provvedimento che rileva è la Direttiva sui Prodotti del Tabacco, la cui prima versione risale al maggio del 2001. Già allora essa prevedeva limitazioni quantitative al contenuto delle sigarette (catrame, nicotina e monossido di carbonio), richiedeva l’enunciazione degli additivi utilizzati e l’apposizione di avvertenze concernenti i pericoli per la salute sui pacchetti, accompagnandoli con le relative quote, con un’opzione per l’utilizzo di immagini[6].

Tale Direttiva è stata poi rivista nel 2014, divenendo la n° 2014/40/UE.

Durante i 13 anni tra la prima stesura e la revisione, vi sono ovviamente state innovazioni nel mondo del fumo, quali le sigarette elettroniche, le quali vengono quindi regolamentate per la prima volta, o come i prodotti aromatizzati, principalmente le sigarette, i quali vengono banditi. Di più, vengono aumentate le dimensioni minime delle avvertenze per la salute in rapporto al volume della confezione; le multinazionali del tabacco vengono obbligate a sottomettere report sugli ingredienti utilizzati ed a comunicare la volontà di introdurre nuovi prodotti; viene consentito ai singoli stati di vietare la vendita online di prodotti legati al mondo del fumo; infine, vengono bandite confezioni giudicate troppo piccole, come i pacchetti da 10 sigarette[7].

 

La Raccomandazione del Consiglio del 2009

Anche se in modo meno vincolante, Bruxelles ha voluto far sentire la propria voce anche riguardo al fumo nei luoghi pubblici: nel novero della normativa sul tabacco v’è infatti una Raccomandazione del Consiglio adottata nel 2009[8]; tale atto ovviamente non ha natura vincolante, ma ha una valenza politica che dà profondità all’esortazione fatta agli stati membri. La conseguenza è la constatazione come ad oggi più della metà dei paesi dell’Unione abbia una normativa completa in materia di tabacco e fumo. Nello specifico, nella Raccomandazione si esorta all’azione per ciò che concerne lo sviluppo della legislazione riguardante il fumo e la salute, specialmente nei luoghi pubblici (un esempio è il trasporto pubblico nel caso della Germania[9]), nell’intento di proteggere quanto possibile i cittadini; di più, viene anche promossa la formazione di cooperazione tra membri in materia, in questo caso, di salute[10].

 

L’UE sulla pubblicità dei prodotti legati al tabacco

Un altro campo dove l’Unione si dimostra attiva è la lotta alla pubblicità ed alla sponsorizzazione del tabacco, promossa nell’articolo 13 della sopracitata Convenzione-quadro dell’OMS. Dato il suo già citato ruolo non preponderante nel campo della salute, i suoi provvedimenti si caratterizzano più per il loro essere transfrontalieri. Se, ad esempio, si guarda al mondo dei motori, le partnership Ferrari-Marlboro e Ducati-Marlboro sono state riprogettate, principalmente con la rimozione del nome del marchio, proprio a causa della Direttiva 2003/33/CE sulla pubblicità dei prodotti del tabacco, che proibisce la pubblicità su tutti i mass media meno la televisione[11].

Quest’ultima infatti è già trattata in un provvedimento che risale al 1989, la Direttiva 89/552/CEE, che all’articolo 13 vietava la sponsorizzazione di prodotti del tabacco su questo mezzo[12]. Dato il progressivo sviluppo tecnologico, quest’ultima è stata sostituita dalla direttiva 2010/13/UE che amplia la portata della precedente a tutti i servizi di media audiovisivi[13].

Come per la questione della regolamentazione dei prodotti, non manca una Raccomandazione del Consiglio: la 2003/54/CE, che raccomanda agli stati di prendere provvedimenti specifici nelle legislazioni statali stesse specificatamente al campo della pubblicità dei prodotti del tabacco; per esempio, sono vietati i concorsi a premi relativi al mondo del fumo.

 

La tassazione dei prodotti del tabacco

Uno strumento largamente utilizzato nel campo della normativa sul tabacco per scoraggiare l’acquisto di sigarette e prodotti comparabili è la tassazione, anche elevata, di tali beni di consumo: i vantaggi sono sia di natura economica, limitatamente ai paesi in via di sviluppo, ed in materia di salute[14]. Di più, anche tale misura è promossa dalla Convenzione FCTC, nello specifico all’articolo 6. Coerentemente, l’Unione Europea s’è mossa in tal senso, definendo le categorie tassate, i principi e le tariffe minime. Per ciò che concerne le sigarette, la Direttiva ad esse dedicata è la 2011/64/UE, che delega i membri a stabilire le proprie regole di tassazione, che devono prevedere una quota fissa ed una percentuale connessa al prezzo di vendita tale che la somma delle due ammonti al 60% del prezzo totale, che sarà ottenuto con l’aggiunta dell’imposta sul valore aggiunto.

La direttiva concerne anche i restanti prodotti del tabacco, tra cui i sigari ed il tabacco sfuso[15].

 

Attività extra-normative e conclusione

Bruxelles non s’è limitata alla sola azione normatrice: ha messo infatti a punto un sistema di tracciabilità e sicurezza dei prodotti del tabacco con l’obiettivo di combattere il traffico illecito dei suddetti prodotti, operativo dal 20 maggio 2019[16]. La conseguenza è l’istituzione di identificativi univoci per ogni prodotto, di obblighi di registrare i movimenti dei prodotti e di facilitare l’accessibilità a tali dati alla Commissione Europea ad agli stati membri. Gli aspetti tecnici più tecnici di tale istituto sono stati definiti ed inseriti in due regolamenti (573 e 574) ed una decisione (576) della Commissione, tutti adottati nel 2018[17].

Ancora, l’UE ha organizzato campagne volte a sensibilizzare i fumatori sui rischi per la salute cui vanno incontro: dopo tre campagne che si sono estese tra il 2005 ed il 2016: la prima è stata “Help! Per una vita senza tabacco”, dove stando al report finale si è assistito ad una diminuzione del numero di fumatori dal 32% del 2006 al 29% del 2009[18]. L’iniziativa è stata poi seguita da due campagne dell’iniziativa “Gli ex fumatori sono irresistibili”, la quale ha avuto fine nel 2016. Dopodiché, Bruxelles ha deciso di lasciare la questione della sensibilizzazione in mano alle Agenzie per la salute degli stati membri.

 

Giungendo alla conclusione della panoramica sulla normativa sul tabacco e sul fumo, va ricordato che l’Unione esercita il controllo sull’applicazione della stessa nei vari membri, provvedendo a sanzionare i paesi che si rendono colpevoli di eventuali inadempienze nella sua implementazione.

Informazioni

700,000 deaths a year: tackling smoking in the EU. Parliament Europeo. Link: https://www.europarl.europa.eu/news/en/headlines/society/20160518STO27901/700-000-deaths-a-year-tackling-smoking-in-the-eu.

WHO Framework Convention on Tobacco Control. UNTC. Link: https://treaties.un.org/pages/ViewDetails.aspx?src=TREATY&mtdsg_no=IX-4&chapter=9&clang=_en.

WHO Framework Convention on Tobacco Control. WHO. Link: https://www.who.int/fctc/cop/about/en/.

Ash Fact Sheet: Tobacco Policy and the EU. Link: https://ash.org.uk/wp-content/uploads/2019/10/Tobacco-Policy-EU.pdf.

Direttiva 2014/40/UE. Link: https://ec.europa.eu/health//sites/health/files/tobacco/docs/dir_201440_en.pdf.

Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea 2009/C 296/02. Link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32009H1205(01)&from=EN.

Bundesnichtraucherschutzgesetz (BNichtrSchG, legge non-fumatori). Buzer.de. Link: https://www.buzer.de/s1.htm?g=BNichtrSchG&a=1.

Ambienti con divieto di fumo. Commissione Europea. Link: https://ec.europa.eu/health/tobacco/smoke-free_environments_it.

Direttiva 2003/33/CE. Eur-Lex. Link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:32003L0033.

Direttiva 89/552/CEE. Eur-Lex. Link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELLAR:63084a3f-be4a-4415-bf02-ac5f76524348.

Direttiva 2010/13/UE. Eur-Lex. Link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32010L0013.

Goodchild, M. et al. Modelling the impact of raising tobacco taxes on public health and finance. Bull World Health Organ 2016;94:250–257. DOI: http://dx.doi.org/10.2471/BLT.15.164707.

Excise Duties on Tobacco. European Commission. Link: https://ec.europa.eu/taxation_customs/business/excise-duties-alcohol-tobacco-energy/excise-duties-tobacco_en.

European system of tobacco traceability and security features. European Commission. Link: https://ec.europa.eu/commission/news/european-system-tobacco-traceability-and-security-features-2019-may-20_it.

Systems for tobacco traceability and security features. European Commission. Link: https://ec.europa.eu/health/tobacco/tracking_tracing_system_it.

Help! For a life without tobacco – A legacy. European Commission. Link: https://ec.europa.eu/health/sites/health/files/tobacco/docs/help_legacy.pdf.

[1] Il piano d’azione per le politiche antidroga dell’UE per il triennio 2017-2020 è descritto da Lorenzo Venezia su http://www.dirittoconsenso.it/2018/07/20/leu-action-plan-on-drugs-2017-2020/. Consultato il 29 maggio 2020.

[2] 700,000 deaths a year: tackling smoking in the EU. Parliament Europeo. Link: https://www.europarl.europa.eu/news/en/headlines/society/20160518STO27901/700-000-deaths-a-year-tackling-smoking-in-the-eu. Consultato il 16 aprile 2020.

[3] WHO Framework Convention on Tobacco Control. UNTC. Link: https://treaties.un.org/pages/ViewDetails.aspx?src=TREATY&mtdsg_no=IX-4&chapter=9&clang=_en. Consultato il 15 aprile 2020.

[4] WHO Framework Convention on Tobacco Control. WHO. Link: https://www.who.int/fctc/cop/about/en/. Consultato il 16 aprile 2020.

[5] Per approfondire, link alla Convenzione: https://treaties.un.org/doc/Treaties/2003/05/20030506%2002-12%20PM/Ch_IX_04p.pdf. Consultato il 16 aprile 2020.

[6] Ash Fact Sheet: Tobacco Policy and the EU. Link: https://ash.org.uk/wp-content/uploads/2019/10/Tobacco-Policy-EU.pdf. Consultato il 16 aprile 2020.

[7] Direttiva 2014/40/UE. Link: https://ec.europa.eu/health//sites/health/files/tobacco/docs/dir_201440_en.pdf. Consultato il 16 aprile 2020.

[8] Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea 2009/C 296/02. Link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32009H1205(01)&from=EN. Consultato il 16 aprile 2020.

[9] § 1 – Bundesnichtraucherschutzgesetz (BNichtrSchG, legge non-fumatori). Buzer.de. Link: https://www.buzer.de/s1.htm?g=BNichtrSchG&a=1. Consultato il 16 aprile 2020.

[10] Ambienti con divieto di fumo. Commissione Europea. Link: https://ec.europa.eu/health/tobacco/smoke-free_environments_it. Consultato il 16 aprile 2020.

[11] Direttiva 2003/33/CE. Eur-Lex. Link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:32003L0033. Consultato il 17 aprile 2020.

[12] Direttiva 89/552/CEE. Eur-Lex. Link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELLAR:63084a3f-be4a-4415-bf02-ac5f76524348. Consultato il 17 aprile 2020.

[13] Direttiva 2010/13/UE. Eur-Lex. Link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32010L0013. Consultato il 17 aprile 2020.

[14] Goodchild, M. et al. Modelling the impact of raising tobacco taxes on public health and finance. Bull World Health Organ 2016;94:250–257. DOI: http://dx.doi.org/10.2471/BLT.15.164707. Consultato il 17 aprile 2020.

[15] Excise Duties on Tobacco. European Commission. Link: https://ec.europa.eu/taxation_customs/business/excise-duties-alcohol-tobacco-energy/excise-duties-tobacco_en. Consultato il 17 aprile 2020.

[16] European system of tobacco traceability and security features. European Commission. Link: https://ec.europa.eu/commission/news/european-system-tobacco-traceability-and-security-features-2019-may-20_it. Consultato il 18 aprile 2020.

[17] Systems for tobacco traceability and security features. European Commission. Link: https://ec.europa.eu/health/tobacco/tracking_tracing_system_it. Consultato il 18 aprile 2020.

[18] Help! For a life without tobacco – A legacy. European Commission. Link: https://ec.europa.eu/health/sites/health/files/tobacco/docs/help_legacy.pdf. Consultato il 18 aprile 2020.