La presidenza tedesca del Consiglio si impegnerà per un’Europa sana, sostenibile, innovativa, giusta e forte
La presidenza tedesca in un momento cruciale per l’Europa
La convinzione in un Europa forte e resiliente per fronteggiare le sfide da lungo tempo caratterizza la Germania della Merkel, che ricordiamo aver proposto in un asse franco-tedesco un piano di recovery post-Covid-19 per l’Europa di 500€ miliardi, approvato dalla Commissione. Questo strumento, parte del Recovery Fund contro il Covid-19, si inserisce all’interno di un piano budgetario più ampio di 1,1€ trilioni, Quadro finanziario pluriennale (MFF – Multiannual Financial Framework) 2021-2027[i]. Questo denaro permetterà di realizzare le priorità esposte nel programma della presidenza tedesca (esposte di seguito), in linea con i programmi delle altre istituzioni dell’UE. È stata sempre la cancelliera a mediare nelle lunghe trattative per raggiungere l’accordo sul Recovery Fund. L’8 luglio 2020 la cancelliera Angela Merkel ha inaugurato il suo attuale mandato a Bruxelles con un discorso di fronte al Parlamento Europeo, “il cuore della democrazia europea”, facendo subito un richiamo all’unità e alla solidarietà per rispondere all’emergenza sanitaria Covid-19.
Il contenuto del programma della presidenza tedesca del Consiglio UE
Passiamo ora ai contenuti del programma di rilancio dell’Europa post-Covid-19 della presidenza tedesca al Consiglio UE[1].
I principi guida che accompagneranno la Germania in questo ruolo saranno:
- Il rilancio economico per la gestione sostenibile della pandemia COVID-19, eliminando progressivamente le restrizioni alla libera circolazione, concludendo i negoziati sui finanziamenti per i prossimi anni, servendosi fin da subito dei fondi strutturali europei finalizzati al sostegno delle PMI e legati ad efficaci politiche sociali e dell’impiego. Importanza maggiore si darà alla responsabilità sociale d’impresa nella catena mondiale dell’approvvigionamento e di fornitura di dispositivi medici. Si prospetta una cooperazione rinforzata per lo sviluppo di dispositivi di contatto e di allerta su scala europea, servendosi delle nuove tecnologie nel rispetto dei dati personali. Le fake news saranno l’altra questione da affrontare nel contesto di gestione della pandemia e delle informazioni ad essa relativa che circolano nel web. Quest’ultimo obiettivo rientra nel programma di democratizzazione di internet, che deve fare i conti con il paradosso di un ampio accesso ai dati che non incentivi una diffusione delle informazioni false e dei discorsi di odio.
- Un’Europa più forte ed innovativa, attraverso la messa in opera di un’infrastruttura sovrana di dati europei sicura e affidabile. La digitalizzazione sarà il volano del progresso europeo, garantendo la sovranità e sicurezza europea e i valori fondamentali dell’UE. L’Intelligenza artificiale è il leitmotiv della strategia digitale europea[2], la quale si differenzia dai programmi di altri continenti per l’approccio più antropocentrico e valoriale. I nuovi mezzi digitali potranno essere la chiave di un avvenire più prospero per il mercato del lavoro e per la transizione economica.
- Un’Europa giusta, che ripartisce equamente i carichi fiscali, introducendo una tassa europea sulle transazioni fiscali, rafforzando la lotta al riciclaggio di denaro sporco e al finanziamento del terrorismo. L’Europa sociale è una dei punti forti dell’UE, che continuerà a impegnarsi nella riduzione delle diseguaglianze sostenendo il progetto di un salario e reddito minimo. Giovani e donne rimangono al centro delle preoccupazioni in ambito di discriminazione nel mondo del lavoro e disoccupazione.
- Un’Europa sostenibile nella lotta contro il cambiamento climatico, in linea con il Grean Deal[3] (Patto Verde) della Commissione Europea. Si riafferma l’ambiziosa meta di un’Europa climate-neutral entro il 2050, riducendo i gas ad effetto serra e attuando una decarbonizzazione del sistema energetico.
- Un’Europa della sicurezza e dei valori comuni, che richiede una più forte ed efficace cooperazione tra le forze di polizia, le dogane e i servizi giudiziari, necessari per la lotta al terrorismo internazionale e all’immigrazione illegale. L’equa ripartizione del carico migratorio sembra essere un obiettivo ancora prospettabile. Si vorrebbe l’introduzione di misure di gestione delle domande d’asilo che impedisca l’ingresso di persone manifestamente non “vulnerabili”.
- Un’Europa forte nella scena internazionale, con un ruolo attivo e pro-attivo nel mondo del multilateralismo. Le priorità geopolitiche restano la gestione dei Balcani[4] Occidentali, in prospettiva anche dell’ingresso di nuovi membri nell’Unione (Serbia, Albania, Montenegro, Macedonia del Nord), la cooperazione commerciale e per la sicurezza con gli USA, la Cina e l’Africa, la conclusione dei negoziati per la Brexit. Speranza si pongono anche sul rafforzamento della Politica di sicurezza e difesa comune (PSDC), che è la chiave di una maggiore presenza europea in politica estera. Si perseguirà inoltre il sostegno europeo ai paesi partner colpiti dall’emergenza Covid-19[5].
Le pietre angolari del programma della presidenza tedesca per il semestre corrente sono l’Agenda strategica del Consiglio Europeo e il Work Programme della Commissione Europea. Infatti tra gli obiettivi di queste istituzioni per i prossimi anni si inseriscono il progetto di un’Europa verde, equa, sociale e digitale e la promozione dei valori europei nel mondo (European Way of life).
In attesa di sviluppi
In un’ottica di lungo periodo, la Germania si coordinerà anche con le future presidenze del Consiglio UE, cioè il Portogallo e la Slovenia, in un quadro programmatico che tocca 18 mesi, così come con le altre istituzioni europee ed internazionali impegnate nel sostegno economico all’Europa (Banca Mondiale, ONU).
Cosa ci dobbiamo aspettare per la fine dell’estate? Le condizioni per gli aiuti finanziari da parte dell’Europa continueranno ad essere oggetto di discussione. Secondo Florian EDER in Politico Brussels Playbook[6] “La presidenza tedesca del Consiglio ha annunciato che la questione dello Stato di diritto sarà trattata dopo la pausa estiva. Il MFF non è un affare concluso – sia il bilancio in sé che una decisione sulle nuove risorse dell’UE devono essere concordati in Consiglio a maggioranza qualificata.”
Quindi il futuro dell’Europa sarà tutta una questione di soldi.
Informazioni
Communication from the Commission to the European Parliament, The Council, The European Economic and Social Committee and the Committee of the Religions, “Commission Work Programme 2020 – A Union that strives for more”, Brussels, 29.1.2020 COM(2020) 37 final
Una nuova Agenda strategica 2019-2027, Consiglio Europeo https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2019/06/20/a-new-strategic-agenda-2019-2024/
Together for Europe’s recovery – Programme for Germany’s Presidency of the Council of the European Union – 1 July to 31 December 2020 https://www.consilium.europa.eu/en/council-eu/presidency-council-eu/
U. Draetta – F. Bestagno – A. Santini, Elementi di diritto dell’Unione europea – Parte istituzionale, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano, 2018
[1] Il Consiglio UE è l’organo politico dell’Unione che adotta atti normativi e coordina le politiche europee. Riunisce i ministri degli Stati membri competenti per materia. Assieme al Parlamento Europeo è il principale organo decisionale. Per ulteriori informazioni si consiglia la pagina del sito ufficiale: https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies/council-eu_it.
[2] Chiara Pellegrini, la Strategia digitale europea http://www.dirittoconsenso.it/2020/07/11/la-strategia-digitale-europea/
[3] Francesca Scaini, Green Deal europeo: per un’Europa sostenibile entro il 2050, http://www.dirittoconsenso.it/2020/06/25/green-deal-europeo-europa-sostenibile-entro-2050/
[4] Angela Federico, Processo di integrazione europea dei Balcani occidentali, http://www.dirittoconsenso.it/2020/06/15/processo-integrazione-europea-balcani-occidentali/
[5] Gaia Morosi, Team Europe: il sostegno europeo ai paesi partner post Covid-19, http://www.dirittoconsenso.it/2020/07/03/team-europe-sostegno-europeo-partner-post-covid-19/
[6] Traduzione dell’autore, citazione di Florian EDER in Politico Brussels Playbook: “The Council German presidency announced the rule of law issue would be dealt with after the summer break. The MFF isn’t a done deal — both the budget itself and a decision on new own resources for the EU need to be agreed in Council by qualified majority vote.”

Deborah Veraldi
Ciao, sono Deborah. Nata a Reggio Calabria nell’anno in cui Nelson Mandela diventa presidente del Sud Africa (1994), sono laureata in Politiche Europee ed Internazionali. Ho studiato e lavorato in Italia ed in Francia. Nel 2019 ho svolto una fellowship in ambito diplomatico in un’organizzazione internazionale. Impegnata nel campo del volontariato, sono appassionata di diritti umani.
Ho fatto parte di DirittoConsenso da luglio 2020 a settembre 2021.