Analisi del principio della trasparenza e degli istituti che garantiscono una corretta applicazione dello stesso
Cos’è e come opera il principio della trasparenza?
Il principio della trasparenza è uno dei principi cardine dell’azione della pubblica amministrazione.
Nell’impianto legislativo la trasparenza viene definita come: “accessibilità totale dei dati e dei documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.”.
Il principio della trasparenza, declinato come libertà di accesso di chiunque, è assicurato attraverso due strumenti:
- la pubblicazione, e
- l’accesso civico.
Il principio della trasparenza come espressione della lotta alla corruzione
Nel quadro legislativo il principio della trasparenza non è solo strumentale alla tutela dei diritti dei cittadini e a promuovere la partecipazione degli stessi nei procedimenti amministrativi. L’entrata in vigore della normativa in tema di lotta all’illegalità e alla corruzione ha arricchito l‘ambito operativo del principio della trasparenza rendendolo anche funzionale alla lotta alla corruzione.
Il presupposto di questa nozione più ampia della trasparenza è che nell’oscurità si annidano comportamenti di mala gestione. Per questo motivo, l’obiettivo del legislatore è di portare alla luce l’intero operato della pubblica amministrazione al fine di evitare dei comportamenti illeciti e corruttivi[1].
Il principio della trasparenza diventa così uno strumento per assicurare la democrazia e garantire il corretto funzionamento della pubblica amministrazione.
La pubblicazione
Il primo strumento che garantisce la corretta applicazione del principio della trasparenza è la pubblicazione di determinati documenti e informazioni.
La pubblicazione è realizzata nei siti istituzionali ove vengono inseriti dati e informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni. Sui siti web delle pubbliche amministrazioni troviamo pubblicati documenti inerenti al bilancio, ai conti consultivi, all’affidamento di lavori, forniture e servizi nonché alla concessione ed erogazione di sussidi e sovvenzioni, e tanto altro ancora.
A questo obbligo di pubblicazione corrisponde un diritto di chiunque di accedere ai siti direttamente ed immediatamente, ovvero senza autentificazione ed identificazione.
I documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria devono essere pubblicati tempestivamente sui siti istituzionali e devono essere mantenuti aggiornati. Questa pubblicazione deve essere assicurata per un periodo di 5 anni. Decorso questo periodo di tempo, i documenti rimarranno comunque accessibili mediante l’altro strumento che garantisce la trasparenza: l’accesso civico.
L’accesso civico
L’accesso civico nel nostro ordinamento è stato introdotto con il d.lgs. 33/2013 e si configura come un vero e proprio diritto in capo a chiunque.
L’accesso civico può essere:
- semplice e incondizionato: viene riconosciuto in capo a chiunque la legittimazione ad accedere a dati, informazioni e documenti oggetto della pubblicazione obbligatoria. Questo strumento rafforza l’obbligo di pubblicazione in capo all’amministrazione stessa;
- generalizzato: riconosce un diritto in capo a chiunque di accedere ai dati e ai documenti ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione.
In entrambi i casi, non vi è alcuna limitazione relativa alla legittimità soggettiva. L’accesso civico, pertanto, è un diritto e una prerogativa che può essere esercitata da chiunque, pur in assenza di un concreto e reale interesse.
Entrambe le fattispecie assicurano il principio della trasparenza, favorendo forme di controllo diffuso sull’operato della pubblica amministrazione e assicurando la partecipazione dei cittadini nell’operato della pubblica amministrazione.
Trasparenza e riservatezza
Il principio di trasparenza può entrare in conflitto con la riservatezza.
Per quanto riguarda l’istituto della pubblicazione obbligatoria, le pubbliche amministrazioni, pur essendo obbligate per legge a pubblicare il tutto, mascherano i dati sensibili e giudiziari, la cui conoscenza risulti non indispensabile ai fini della trasparenza.
Regime diverso viene applicato nel caso in cui siano presenti nei documenti oggetto di pubblicazione dei dati personali. Le pubbliche amministrazioni mascherano soltanto i dati personali non pertinenti.
Per l’istituto dell’accesso civico, il diritto d’accesso[2] è disciplinato dal Codice in materia di protezione dei dati personali, che è stato emanato con il d.lgs. 196/2003. La regola generale dell’istituto è che deve essere garantito l’accesso ai documenti amministrativi se necessario a curare o difendere interessi giuridici.
L’accesso a documenti che contengono dati sensibili o giudiziari è consentito solo qualora sia strettamente indispensabile. Il giudizio sull’indispensabilità spetta all’amministrazione stessa.
L’accesso ai documenti che contengono dati inerenti alla salute e la vita sessuale, ovvero i dati super sensibili, è consentito se la situazione giuridicamente rilevante che si intende tutelare è di rango almeno pari ai diritti dell’interessato. Questa regola comporta che i diritti che si vogliono tutelare con la richiesta di accesso ai documenti amministrativi devono essere diritti della personalità o altri diritti o libertà inviolabili e fondamentali.
Come funziona in concreto il principio della trasparenza?
Per vedere concretamente il funzionamento del principio della trasparenza è molto semplice: basta cercare un sito web istituzionale di una pubblica amministrazione. All’interno della home page c’è un’apposita sezione denominata “Amministrazione Trasparente” dove sono pubblicate e tenute aggiornate tutte queste informazioni.
Informazioni
E. Casetta, Manuale di Diritto Amministrativo, ultima edizione, Giuffrè
[1] Per approfondire il tema della lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione: http://www.dirittoconsenso.it/2020/10/08/lotta-alla-corruzione-pubblica-amministrazione/
[2] Per approfondire il tema del diritto d’accesso: http://www.dirittoconsenso.it/2020/11/09/diritto-di-accesso-tutela-privacy-equilibrio-complesso/

Beatrice Berzano
Ciao, sono Beatrice. Dopo aver conseguito la maturità classica, mi sono iscritta alla facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino. Da subito mi sono appassionata alle tematiche del diritto d’impresa, del diritto costituzionale e del diritto privato.
Ho fatto parte di DirittoConsenso da novembre 2020 a settembre 2021.