Comunemente indicato come residenza ufficiale del Presidente della Repubblica francese, il Palazzo dell’Eliseo è un edificio di importanza storica e politica

 

Il Palazzo dell’Eliseo: tra storia e Presidenti della Repubblica francesi

Al numero 55 di rue du Faubourg Saint-Honoré, arrondissement numero 8, di Parigi si trova il Palazzo dell’Eliseo, un edificio di enorme importanza storica e politica, nonché residenza ufficiale del Presidente della Repubblica. Non è visitabile[1] se non in occasioni particolari ed è tutelato in qualità di demanio nazionale[2].

L’articolo non contiene descrizioni artistiche o di come sia passato dal 1722 (anno di termine dei lavori iniziati nel 1718) ad oggi sotto la proprietà di privati prima e dello Stato poi. Il Palazzo dell’Eliseo però è un testimone della Francia degli ultimi 3 secoli, specialmente politica.

È con l’instaurazione della Terza Repubblica[3] che il Palazzo dell’Eliseo diventa la residenza ufficiale del Capo dello Stato[4].

Il primo a stabilirvisi fu il presidente Patrice de Mac Mahon nel 1874 e tra il 1940 e il 1946 il palazzo fu abbandonato dal Capo dello Stato[5] e riacquistò la sua funzione presidenziale solo su mandato del presidente Vincent Auriol (1947-1954). Divenne il centro nevralgico del potere sotto la Quinta Repubblica, con l’avvento al potere del generale Charles de Gaulle nel 1958. Dopo questa data si sono susseguiti altri 7 Presidenti[6].

 

La tutela legislativa del Palazzo dell’Eliseo

La Commissione Nazionale dei Monumenti Storici[7] ha riconosciuto l’eccezionale legame del Palazzo dell’Eliseo con la storia della Francia. Il Palazzo dell’Eliseo però non è da solo nella classificazione MH (monument historique) ma si trova in eccellente compagnia[8] grazie all’intervento del Ministero della Cultura e della Comunicazione che ha proposto l’iscrizione di altri 5 monumenti e beni in un primo elenco di beni nazionali.

In virtù di questa nuova qualità il Palazzo dell’Eliseo (come gli altri monumenti ed aree) è, all’interno dei perimetri fissati, inalienabile, imprescrittibile e inedificabile ad eccezione degli edifici e delle strutture necessarie alla loro manutenzione o alla loro visita da parte del pubblico, o facenti parte di una restituzione architettonica, creazione artistica o progetto di valorizzazione.

La conservazione e il restauro devono essere effettuati nel rispetto del carattere storico, artistico, paesaggistico ed ecologico. Infine, l’utilizzo dell’immagine a fini commerciali sarà soggetto ad autorizzazione da parte dei rispettivi responsabili.

 

L’insediamento al Palazzo dell’Eliseo

Il Palazzo dell’Eliseo è ben visibile sullo sfondo di un particolare evento: quando il neo presidente si insedia con la cerimonia di investitura. Il presidente eletto non ha un obbligo di seguire una vera e propria procedura.

Per esempio l’insediamento del Presidente Emmanuel Macron, arrivato solo ma raggiunto successivamente dalla moglie, dopo aver ufficialmente ricevuto l’incarico ha tenuto un discorso ed è andato a visitare la tomba del milite ignoto all’Arco di Trionfo[9]. Facendo un altro esempio, l’ex Presidente Nicolas Sarkozy, accompagnato dalla famiglia, è stato accolto a metà della scala dell’Eliseo dal predecessore Jacques Chirac, comportamento indicato come “passaggio di consegne”.

Ciò che avviene il più delle volte è la seguente prassi: salutato normalmente dal presidente uscente, il neoeletto riceve le insegne di Gran Croce della Legion d’Onore dalle mani del Gran Cancelliere dell’Ordine. Il presidente entrante firma quindi il verbale dell’investitura e tradizionalmente pronuncia un discorso davanti ai suoi ospiti, diplomatici e privati, che saluta prima di raggiungere la terrazza con vista sui giardini del Palazzo. La Guardia Repubblicana rende un servizio d’onore: vengono sparati ventuno colpi di cannone.

 

Quando invece si usa solamente Eliseo ci si riferisce a…

Una piccola nota di chiusura all’articolo. Come avviene in Italia con “Quirinale” anche in Francia si realizza la metonimia per “Eliseo”: si indica cioè con il solo luogo un’istituzione vera e propria, il Presidente della Repubblica. Pertanto, alla frase “le indicazioni dell’Eliseo” o “l’Eliseo annuncia il ricevimento di …” ci si riferisce al Presidente della Repubblica francese, che, come abbiamo detto, è la figura istituzionale di maggior peso nell’assetto istituzionale[10].

Infine, a differenza di quella italiana, la stampa francese si riferisce al Palazzo dell’Eliseo con il soprannome “Château”, ossia “Castello”.

Informazioni

[1] Ma è possibile fare una visita interattiva in cui vengono mostrati i raffinati saloni, i giardini ed il parco.

[2] Con la legge del 7 luglio 2016 sulla libertà di creazione, dell’architettura e del patrimonio sono stati inseriti 6 complessi di notevole importanza per lo Stato francese nella categoria del patrimonio nazionale (domaines nationaux).

[3] Sul perché si ricorre ad una divisione temporale in Repubbliche numerate rimando all’approfondimento sulla quinta repubblica che ho scritto per DirittoConsenso: La Quinta Repubblica francese: un’evoluzione dello Stato – DirittoConsenso

[4] La coppia presidenziale occupa in senso stretto l’ala est del Palazzo dell’Eliseo.

[5] Si rinvia ad un qualsiasi testo storico che spiega l’occupazione tedesca e l’istaurazione del Governo di Vichy.

[6] Georges Pompidou, Valéry Giscard d’Estaing, François Mitterrand, Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy, François Hollande, Emmanuel Macron.

[7] Commission nationale des monuments historiques

[8] La lista dei beni è, testualmente: “Cette première liste comprenait le domaine de Chambord, le château d’Angers, le Palais du Rhin à Strasbourg, le domaine de Pau, le domaine du Louvre et des Tuileries à Paris 1er, le Palais de l’Alma à Paris 7e et le Palais de l’Élysée à Paris 8e.”.

[9] Per una rapida carrellata del giorno di insediamento del Presidente Macron: https://www.youtube.com/watch?v=4MArJk8PUnQ

[10] La cosa si spiega non perché il Presidente della Repubblica sia megalomane ma perché il regime semipresidenziale e la Costituzione francese individuano un preciso assetto di regole e di funzioni per il Capo dello Stato. Per un approfondimento rinvio a quest’altro articolo che ho scritto: Il semipresidenzialismo francese – DirittoConsenso